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Archive for aprile 2013

Ci è stata fatta, più di una volta, la richiesta di una ricetta light, e comunque gustosa, per “prepararsi” all’arrivo dell’estate.  Questo sandwich rappresenta un pò quel desiderio del vorrei ma non posso, ma potete!! Light light light…

Sandwich...salutista

 

Ingredienti per 2 sandwiches

  • 6 fette di pane di segale
  • 2 fette di tacchino
  • 1 melanzana globosa
  • paprika dolce
  • sale q.b.
  • e.v.o.
  • olio di semi di arachide

Prima cosa da fare lavare e tagliare le melanzane a rondelle alte 7/8 mm. Spennellare con olio di semi entrambi i lati delle vostre fette. Riscaldare una piastra e cuocere 2/3 minuti per parte.

In un recipiente fare insaporire il tacchino con un filo d’olio d’oliva, un pizzico di sale e la paprika. Lasciare riposare per qualche minuto. Cuocere poi il tacchino su una piastra ben calda.

A questo punto tostare il pane e comporre il vostro super sandwich salutista: fetta di pane, melanzana, tacchino e poi ancora fetta di pane, melanzana e tacchino e…

Sandwich...salutista.

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Questa è una di quelle ciambelle che in casa viene divorata in qualsiasi ora della giornata… mattina per colazione, pomeriggio come merenda, dopo pranzo e dopo cena come fine pasto…insomma, in qualsiasi momento..!!

Mi sembrava ovvio, quasi doveroso proporvela…

Cimbella al latte

Ingredienti

  • 5 uova
  • 350 gr di zucchero
  • 400 gr di farina
  • 200 di olio di semi
  • 200 ml di latte
  • la scorza grattugiata di un limone biologico
  • un pizzico di sale
  • 2 bustine di lievito per dolci

Sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale, fino a farle diventare bianche e spumose. Aggiungere poi un pò alla volta la farina e il lievito, il latte e l’olio. In ultimo la scorza grattugiata del limone. Imburrare e infarinare uno stampo per ciambella da 28 cm, versare il composto e infornare per 50 minuti a 160°/170°.

Ciambella

 

Buona merenda, colazione…

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Siamo ritornateeeeeee… Ripresa a pieno ritmo la nostra vita dopo la nostra vacanza pa-zze-sca…

Vi proponiamo il nostro carpaccio di polpo. Ci sembrava l’ideale per questi primi giorni di sole dopo un periodo, per i nostri gusti, troppo uggioso.

Vi assicuriamo.. è semplicissimo da preparare…

Carpaccio di polipo

 

Ingredienti

  • 1,2 circa di polpo 
  • sale
  • e.v.o.
  • prezzemolo

Lessare il polpo in acqua bollente, leggermente salata per almeno 40 minuti. Munirvi di una bottiglia di plastica tonda, privata della metà superiore, praticare dei fori sul fondo e 4 tagli in verticale sull’estremità superiore della vostra metà bottiglia.

Scolare il polpo e ancora tiepido tagliare tutti i tentacoli e dividere la testa in 4 parti. Cominciare ad inserire i tentacoli nella bottiglia disponendoli a spirale, mantenendo la parte finale del tentacolo internamente e la testa. Pressare bene sul fondo aiutandovi, volendo, anche con un batticarne. Finito di inserire il polpo, richiudere utilizzando i lembi che avete precedentemente tagliato. schiacciare bene e avvolgere con pellicola trasparente la bottiglia lasciando libero il fondo. Tenere in frigo per almeno 24 ore. Al momento di servirlo, tagliare la bottiglia, otterrete così un pezzo unico compatto da affettare. Servire con un filo d’olio, prezzemolo, sale e se preferite anche del limone.

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La scorsa settimana “l’ Arietina” della casa ha compiuto 30 anni! Tanti tanti auguri Mari… La mancanza di tempo ha fatto si che non le rendessi omaggio a dovere dedicandole qualcosa anche sul blog: ma come ben sanno in famiglia, io arrivo sempre lunga; si perché bisogna prenderla con leggerezza nella vita.. Take it easy!

Comunque non è che proprio proprio sono stata con le mani in mano, anzi… e nonostante il lavoro non mi lasciasse un attimo di respiro sono lo stesso riuscita a fare qualcosa: organizzato un bel viaggio a Budapest; meglio saltare i preliminari della prenotazione… dirigiamoci direttamente alla partenza.

Finalmente si parte.. rientro da lavoro alle 20,30 martedì sera, preparo la valigia in men che non si dica e viaaaaaaaaaaaaaa: Thelma & Louise on the road, destination Orio al Serio Airport to the tune of Amy Winehouse & Elvis! Che viaggio.. musica ad alto volume, arrivo alle 1:40 pm, stanchezza senza fine e  sorvolerei sulla colica intestinale accusata 2 ore prima della partenza.. preso freschino al pancino. Ma andiamo oltre…salterei anche la stretta di mano della Mari in fase di decollo e atterraggio (paura eh?!! ) e anche il primo impatto della Mari sulla linea blu della metro ungherese… a volte non è di ampie vedute!

I 2 spaghetti

CHAK CHAK CHAK… passo più, passo meno arriviamo in hotel: suuupeeeeerissimo! posizione centralissima di Buda, il Danubio che scorre a 50 metri, di fronte il maestoso Parlamento ungherese, la cui illuminazione notturna allietava le nostre notti.. per fortuna che c’erano i tendoni ad oscurare ma spenderanno pure 300.000 euro  (90.000.000 di Fiorini Ungheresi) a bimestre per illuminare quella reggia?! alla facciaccia della crisi.. Ve lo dico io.. gli ungheresi se la godono, merito di Sissi e Franz che hanno regnato in passato rendendo tutti felici e contenti 😀

Il Parlamento

 

 

A parte gli scherzi, la città magnifica e ad essere sinceri anche fuori dalle nostre aspettative: visitato le colline di Buda, il Palazzo Reale, la chiesa di Mathias, i café New York, saliti su in cima al monte Géllert ad ammirare il Panorama, classificato dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’Umanità: vista mozzafiato della città a 130 m al di sopra del Danubio… scarpette da ginnastica e su per il monte, una piccola scarpinata dato che eravamo poco stanche :-P. Infatti una giornata di relax al centro termale di Szechenyi Gyògyfurdo tra piscine calde all’aperto, bagni turchi e saune ce la siamo proprio meritata!

E anche qualche tappa culinaria non poteva mancare, da mostrare anche a voi… in particolare vi segnaliamo queste: in primis Ruszwurm, piccola e leggendaria pasticceria aperta nel 1827 nel centro della collina di Buda a pochi passi dalla chiesa di Mathias: impossibile non notarla, facciata dell’edificio color verde pisello e fila di gente ad attendere; ma arrivate alle 11,45 per la colazione siamo state fortunate a trovare un posticino al tavolino all’ingresso che si affaccia sulle vetrine piene di dolci. La scelta non risulta per niente semplice: torte multistrato si estendono da destra a sinistra in file ordinate e multicolor. Io mi accontento di una linzer torte, semplice biscotto farcito di marmellata ai lamponi e ricoperto di cioccolato fondente mentre Maria per festeggiare bene i suoi 30 anni si dedica ad una mattonella di sfoglia, da me segnalata, ripiena di panna alla vaniglia e mille altri aromi.. il tutto accompagnato da spremute d’arancia! considerata la poca leggerezza dei dolci scelti abbiamo evitato di bere il ruswurm (nome da cui prende il nome il café), cappuccino con cherry brandy, cacao e panna montata: per essere le 11,45 del mattino ci sembrava un pò esagerato!

Linzer torte

 

torta mari

Altra tappa, notevole direi, suggerita dal mio caro amico-artista Davide, è il Most Restaurant. A due passi dalla fermata della metro dell’Opera.. non fate come noi che siamo scese ad Oktogon e ripercorso all’indietro tutta la via 😛 (tra il 50 e 50 abbiamo scelto il 50% sbagliato). Non ho parole per il Most, bar frequentato da giovani, pieno di gente, nel wend suonano anche musica dal vivo.. meglio prenotare infatti! Essendo arrivate alle 20,15 ci hanno comunque trovato un posticino su una prenotazione delle 22,00.. avranno pensato queste sono magre, mangiano poco e se ne vanno in fretta: beh a malincuore siamo andate via prima per far posto ai nostri successori ma sarei rimasta ancora per ore. Ambiente giovane, fresco, pieno di gente.. vi sono diverse sale, quella all’ingresso che si affaccia sulla via Zichy Jeno (strapiena al nostro arrivo), un’altra sala grande, la cui parete d’ingresso riporta dipinta un’enorme libreria, lateralmente un bancone in legno che la percorre in tutta la sua lunghezza e tavoli e sedie in legno ad accoglierci con candele a rendere l’atmosfera calda ed accogliente. E poi un’ultima saletta dove si suona, si beve ma nella quale non mi sono addentrata..le luci rimangono soffuse in tutto il locale, i camerieri cordiali, giovani e parlano tutti inglese quindi andate sul sicuro.. Che famaccia, cosa ordiniamo? bohhhhhhhh! c’è un mix di cucine…ungherese, asiatica e poi non mi ricordo.. a me un pò di carne non me la toglie nessuno e mi precipito su un filetto arrotolato nel bacon con cipolle rosse in agrodolce e crocchette di patate, Maria preferisce una ricetta indiana (Chicken Tikka Masala) ordinando riso con pollo immerso in salsa superpiccante con del Garam Masala: la guarda e le dico o ma che é? Marsala? ‘n vedi sti ubriaconi! e lei mi risponde: ma sei proprio ignorante, è una spezia indiana piccantissima, la usa sempre Gordon.

La cena di Dani

Sarà che io non la conoscevo ma lei mica se l’è magnata tutta! era infuocata.. e gaffe finale prima di andare via: immersa nei miei pensieri, il cameriere, venuto a ritirare i piatti, ci domanda: Did you like it? ed io sempre immersa nei miei pensieri.. con fermezza guardo Mari e dico no no! E vabbbbeh ero un pò sulle nuvole, recupero subito dicendo che tutto era stato di nostro gradimento, forse la cremina arancio un pò piccante ma deliziosa: per farmi perdonare gli ho pure lasciato la mancia: il tutto per 6.000 fiorini, ossia sui 20 euro ossia niente per la qualità dei piatti e servizio cordiale e superveloce!

Chicken Tikka Masala

3 gg per visitare Budapest sono pochini, quindi prendetevi i vostri tempi se volete farci un salto e nel caso abbiate bisogno di qualche consiglio non esitate a chiedere! La città illuminata di sera che si affaccia sul quieto Danubio non si può descrivere.. Buon viaggio a tutti voi..

 

 

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Lo so…siamo proprio delle golosone… Ma cosa c’è di più buono e “coccoloso” della cioccolata e della crema?!? ok, ci sarà sicuramente qualcos’ altro, ma direi che queste sono 2 delle cose che probabilmente occupano i primi posti in un’ipotetica classifica di prelibatezze…

Eccoli i nostri tortini…

Tortini variegati con crema allo zabaione

 

Ingredienti per 4 persone

  • 75 gr di farina
  • 75 gr di zucchero
  • 30 gr di burro
  • 4 gr di lievito vanigliato per dolci
  • la scorza grattugiata di 1/2 limone
  • 1 uovo
  • 65 gr di latte
  • 1 cucchiaino di miele
  • 50 gr di cioccolato fondente

Per la crema

  • 2 uova
  • 50 gr. di zucchero semolato
  • 15 gr. di fecola di patate
  • 5 cucchiai di marsala secco
  • 200 ml di panna da montare

Per i tortini: in una ciotola mescolare lo zucchero e il burro a temperatura ambiente. Aggiungere la farina, il lievito, la scorza del limone, il latte, il miele e l’uovo, amalgamare fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Unire a metà dell’impasto il cioccolato precedentemente sciolto a bagnomaria. Imburrare e infarinare 4 stampini del diametro di 4 cm e versarvi i 2 impasti fino ad un centimetro dal bordo, alternandoli in modo da ottenere delle striature. Cuocere in forno preriscaldato a 190° per circa 25 minuti.

Per la crema: sbattere le uova con lo zucchero e la fecola fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere a filo il marsala e mescolare. Continuare a sbattere il composto a bagnomaria fino a quando non si addensa. Per rendere meno forte lo zabaione, montare la panna e aggiungerla alle uova una volta raffreddate.

Servire i tortini con la vostra crema…

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Oggi primo semplice e veloce… Un modo alternativo per arricchire un pesce semplice, ma secondo noi molto versatile, che si presta a diverse preparazioni…

Buonissimo..!!!

Caserecce con persico

 

Ingredienti per 4 persone

  • 320 gr di caserecce
  • 350 gr di persico
  • uno scalogno
  • prezzemolo
  • farina q.b.
  • 10 pomodorini
  • e.v.o.
  • sale q.b.

Far rosolare lo scalogno tagliato a pezzetti in una padella con dell’olio. Aggiungere poi il persico tagliato a pezzetti piccoli dopo averli passati in un pò di farina. Far cuocere il pesce per 4/5 minuti. Aggiungere poi i pomodorini tagliati a metà e continuare la cottura per altri 10 minuti. Salare e mettere il prezzemolo.

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolare e condire con il vostro sughetto. Servire ben caldi.

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Siamo ritornate alla nostra normalità. Casa libera da rumori, frenesia e soprattutto dallo zio (ti vogliamo bene). Quindi, dopo le fatiche pasquali (e non intendiamo solo gastronomiche), abbiamo voluto riproporre 2 dei nostri ingredienti preferiti con una variante light adatta a rimetterci in forma ma comunque gustosa…

Tortini di melanzane e tacchino

 

Ingredienti per 4 persone

  • 2 melanzane lunghe
  • 200 gr di tacchino
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • farina di mais q.b.
  • qualche fogliolina di basilico
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • e.v.o.
  • spicchio d’aglio
  • sale

Dopo aver lavato le melanzane, tagliare delle strisce spesse un paio di millimetri per il  lungo. Cuocerle su una piastra calda da ambo i lati. In una padella a parte mettere un filo d’olio con un aglio schiacciato, far insaporire e aggiungere poi il tacchino tagliato a pezzetti piccoli, passato nella farina di mais. Far rosolare, mettere poi il concentrato con l’aggiunta di 1/2 tazzina di acqua per aiutarvi a scioglierlo. Far cuocere per circa 5 minuti. Lasciare raffreddare. Metterlo poi in una ciotola, aggiungere il basilico, il sale e il parmigiano.

Foderare degli stampini, precedentemente oleati, con le melanzane, riempirli con il tacchino, richiuderli con la melanzana e infornare a 200° per circa 10 minuti.

 

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